In social context, a stranger can be identified as one who is exluded from a group. This group can sometimes have only a few members, while in other cases it can consist of a whole nation or of an entire society. From a digital perspective, there are tho kinds of citizens: first, those who are members of the digital information society. They are able to take part in social and public communication on several levels. Their habits often make life easier, and the pace they live their lives at is faster than of those before them. They are the digital natives. Second, there are those who designed the digital world, but ironically they are the one who do not really understand how it works in pratice. They are the digital immigrants, the strangers. In our study, our key point is that digital immigrants, who have been in this world longer than the so-called digital natives, are perceived as strangers as they are in many ways exluded from today's digital information society. The rituals of their daily interaction, routine, and ,edoa consumption as well as information gathering differ from those who are "full members" of the information society.
https://content.sciendo.com/view/journals/auscom/4/1/article-p79.xml
Molnar, G., Szuts, Z. & Nagy, K. (2017). Digital Immigrants -Strangers. De Gruyter, 4, 79-91.
doi: https://doi.org/10.1515/auscom-2017-0004
Immigrati digitali vs nativi digitali
venerdì 15 marzo 2019
venerdì 22 febbraio 2019
Introduzione
Salve a tutti, vorrei cominciare con il fare chiarezza sul perché è nato questo blog e sul che cosa si andrà a parlare all'interno di esso.
Al giorno d'oggi siamo immersi corpo e mente nella tecnologia e la società moderna ci spinge sempre più ad esserlo per lavoro, studio, servizi, e svaghi vari.
Ma la tecnologia ha lo stesso impatto su tutti? Ovviamente no, ognuno dà una risposta diversa e come fa ben intendere la parola immersione, c'è chi riesce a cavarsela nuotando e chi invece non riesce a muoversi e finisce per annegare. Da cosa dipende la risposta, la reazione che ognuno mette in atto a questa immersione? I motivi, inequivocabilmente, sono molteplici. Ma per non annegare come possiamo fare? Il nuotare è apprendibile, infatti, come in quasi tutte le cose, è possibile imparare a destreggiarsi anche all'interno della tecnologia. Tutti possono imparare. Ma, come in tutte le cose, c'è chi fa più fatica e chi meno. Uno dei motivi per cui una persona può rischiare di annegare o di far maggiore fatica ad imparare, penso sia l'età. "Tu che sei giovane fai meno fatica ad imparare" diceva mio nonno, in realtà non penso sia una questione di fatica ma di libertà di pensiero, da giovani si è più disponibili (intellettualmente parlando), si ha "meno spazio occupato" e si ha, cosa più importante, più tempo. Certo non vale per tutti, sia chiaro, ma non possiamo fare un discorso generale se ci fermiamo alla soggettività.
In generale, infatti, esiste una netta differenza di reazione a questa immersione tecnologica dipendente dall'età. Siete d'accordo? O pensate che questa differenza non sia poi così netta o che addirittura non esista?
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