venerdì 22 febbraio 2019

Introduzione

Salve a tutti, vorrei cominciare con il fare chiarezza sul perché è nato questo blog e sul che cosa si andrà a parlare all'interno di esso.
Al giorno d'oggi siamo immersi corpo e mente nella tecnologia e la società moderna ci spinge sempre più ad esserlo per lavoro, studio, servizi, e svaghi vari.
Ma la tecnologia ha lo stesso impatto su tutti? Ovviamente no, ognuno dà una risposta diversa e come fa ben intendere la parola immersione, c'è chi riesce a cavarsela nuotando e chi invece non riesce a muoversi e finisce per annegare. Da cosa dipende la risposta, la reazione che ognuno mette in atto a questa immersione? I motivi, inequivocabilmente, sono molteplici. Ma per non annegare come possiamo fare? Il nuotare è apprendibile, infatti, come in quasi tutte le cose, è possibile imparare a destreggiarsi anche all'interno della tecnologia. Tutti possono imparare. Ma, come in tutte le cose, c'è chi fa più fatica e chi meno. Uno dei motivi per cui una persona può rischiare di annegare o di far maggiore fatica ad imparare, penso sia l'età. "Tu che sei giovane fai meno fatica ad imparare" diceva mio nonno, in realtà non penso sia una questione di fatica ma di libertà di pensiero, da giovani si è più disponibili (intellettualmente parlando), si ha "meno spazio occupato" e si ha, cosa più importante, più tempo. Certo non vale per tutti, sia chiaro, ma non possiamo fare un discorso generale se ci fermiamo alla soggettività.
In generale, infatti, esiste una netta differenza di reazione a questa immersione tecnologica dipendente dall'età. Siete d'accordo? O pensate che questa differenza non sia poi così netta o che addirittura non esista?